Attualmente sto facendo varie prove per decidere con che strumenti disegnare.
La scelta del digitale ha dei notevoli vantaggi (disegno totalmente al computer ovvero in parte con scansione di disegni a matita più o meno finiti).
Tra i vantaggi devo, anzitutto, annoverare il famoso
CTRL + Z ovvero la possibilità di annullare qualsiasi linea tracciata.
Secondariamente, c'è la possibilità di non dover usare le chine (o dei colori) mi eviterebbe di dover perdere il tempo che abitualmente perdo per la pulizia degli strumenti, permettendomi di interrompere e riprendere il lavoro facilmente.
Tra i difetti, invece, devo annoverare il fatto che, seppur ottima la WACOM Intuos 3, non da la stessa sensazione e sensibilità che un pennello / pennino / matita può dare in mano.
Un'alternativa che sarebbe potenzialmente valida è la
Wacom Cintiq 21UX: schermo LCD su cui si può disegnare con le penne digitali (sempre Wacom). Da quanto ho letto l'effetto è incredibile ed è quasi come disegnare a mano, tuttavia, c'è un piccolo neo... il costo che si aggira intorno i 2.000 euro.
Venendo all'oggetto del post, comunque, voglio un po' illustrare quelle che sono state per ora le mie prove.
Ho lavorato prevalentemente con Painter IX e Photoshop CS2. I due programmi sono decisamente differenti per approccio.
Painter ha decisamente un approccio artistico. I pennelli ma soprattutto la possibilità di ruotare il "foglio" su cui si sta disegnando come fosse un foglio di carta sono incredibili! L'aiuto che si ha nel disegnare naturalmente (come se si stesse disegnando su di un pezzo di carta) è notevole. Tuttavia, almeno nella versione IX che utilizzo, mancano una quantità incredibile di possibilità più legate alla stampa offerte da Photoshop.
Per quanto riguarda le
chine, in particolare, i pennelli (potrei anche dire pennini) che mette a disposizione il programma si riesce a modulare il tratto in maniera veramente efficacie. In particolare, almeno con il mio livello di esperienza e la Intuos 3, si può passare con un semplice gesto della mano da un tratto pesante ad uno fine modulando in maniera spettacolare le linee ed il tratteggio. A fronte di questo pregio, non esiste una modalità disegno in
bitmap, ovvero in nero puro.
Il problema, infatti, è che nella pubblicazione di un fumetto occorre avere le linee totalmente nere, mentre in Painter gli strumenti che simulano la china utilizzano un tratto con
antialias (intorno alla parte veramente nera vengono disegnati dei pixel grigi intermedi che rendono la linea più "morbida" grazie passaggio graduato tra nero e bianco). Questo effetto, che a video crea un tratto spettacolare, quando si passa alla stampa crea notevoli problemi poichè le linee non sono totalmente nere e sono stampate con dei colori e non con l'inchiostro nero, risultando meno definite. Se poi si fa una stampa solo con inchiostro nero la situazione è ancora peggiore, poichè si ha l'effetto scaletta (una stampante solo in bianco e nero non può stampare le mezze tinte, salvo inserendo dei retini).
Photoshop, invece, ha l'enorme vantaggio di avere notevoli potenzialità a livello generale ed in particolare in ambito fumettistico, tuttavia l'approccio è decisamente meno artistico.
Con Photoshop si riesce in pochi attimi a creare le retinature tipiche dei manga, avere tratti bitmap (ma decisamente inferiori a livello di pennelli di Painter), utilizzare in maniera molto più semplice ed efficacie i livelli.
CHINE DIGITALI:
L'esperimento che ho provato, con un buon risultato (ma devo fare ancora delle prove di stampa) è quello di utilizzare Painter per le chine digitali (su un sottolivello lascio le matite da usare come traccia per le chine) poi una volta ultimato il tutto, procedo ad aprire il tutto in Photoshop e passare l'immagine in scala di grigio o a colori, in bitmap.
Dalla prova che ho fatto, impostando come metodo di conversione il "50% theresold" ho ottenuto una bitmap molto efficacie senza eccessiva perdita di qualità del disegno.
Le chine di sinistra sono state fatte con Painter, mentre quelle di destra con Photoshop. Medesimo disegno di base e stessi identici strumenti (wacom Intuos 3). Credo che la differenza si noti bene, soprattutto nel tratteggio. Non riesco a riprodurre ancora quanto fatto con un pennello, tuttavia il risultato in Painter non è affatto male.
Altra prova. Trovate a confronto, chine fatte a mano e con normali strumenti (pennello e pennino), chine digitali (Painter e wacom Intuos 3) nonché le matite. Le ho accluse perché, inchiostrando i disegni, sia in quelle normali che in quelle digitali, ho dovuto/voluto interpretare il disegno che era molto approssimativo.
Le differenze, credo, si notano.
Il vantaggio delle chine digitali si vede molto. Soprattutto nella possibilità che ho avuto di zoomare mentre disegnavo e, così, riuscendo ad avere molti più dettagli che con i medium normali. Inoltre, potendo specchiare il disegno a mio piacimento mentre inchiostravo digitalmente, ho potuto risolvere alcuni problemini che affliggevano le matite originali.
